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Il Rettorato

Il palazzo del Rettorato dell’Università di Cagliari sorge lungo il limite meridionale delle fortificazioni del Castello medievale di Cagliari. La costruzione, imponente nelle dimensioni e dal notevole impatto paesaggistico, viene immaginata nel 1764 da Saverio Belgrano di Famolasco, ingegnere militare piemontese, e collocata sulle pertinenze del bastione del Balice, fino al limite della cortina muraria rivolta verso il bastione della Zecca, opere militari realizzate nel piano cinquecentesco di fortificazione della città.
L’impostazione iniziale del progetto considerava prioritario il rapporto dell’architettura col mare e col porto: ampie logge aperte nelle due corti inquadravano il paesaggio, verso il sottostante quartiere della Marina e il golfo, secondo una modalità adottata nei palazzi signorili del Rinascimento italiano. Tra le molte modifiche che il progetto subì nel corso di decenni, si registra la chiusura delle logge e quindi la perdita delle vedute verso il paesaggio.
Il progetto dedica una più alta considerazione al prospetto lungo la strada interna, l’attuale via Università: lungo oltre 85 metri, il fronte edificato è scandito da tre ordini di finestre e cornici secondo un serrato ordine, interrotto da due considerevoli portali in pietra calcarea bianca, segno stilistico della nuova cultura architettonica piemontese. Nelle sale, nell’atrio, nell’impostazione generale dell’architettura del palazzo, si rilevano i segni della cultura piemontese, orientata in quegli anni dall’opera di Gian Giacomo Plantery.
Il complesso architettonico, composto armonicamente da due parti in origine destinate all’Università degli Studi e al Seminario tridentino, e che al suo interno avrebbe dovuto contenere un teatro e includere una piccola cappella, ha oggi una destinazione unicamente culturale e accoglie gli uffici d’Ateneo, l’Archivio storico dell’Università e la Biblioteca Universitaria. La cessione all’Università di Cagliari della porzione dell’edificio pertinente all’arcivescovado cagliaritano risale al 1955.
Una delle sale più prestigiose della biblioteca è la Sala Settecentesca, con le alte scaffalature disegnate nei dettagli da Giacinto Marciotti nel 1784. In altri locali è ospitata la collezione “Luigi Piloni”, una raccolta di cartografie d’epoca, di opere d’arte e raffinati manufatti artigianali riguardanti la Sardegna, donata all’Università degli Studi di Cagliari nel 1981.
Nell’atrio del Rettorato troviamo notevoli opere novecentesche quali il ciclo di statue bronzee di Francesco Messina che rappresentano la Medicina, la Scienza, la Tecnica e la Giurisprudenza. Nell’Aula Magna del Rettorato, al secondo livello dell’edificio, si ammirano gli arredi lignei, i partiti architettonici, e le grandi tele di Filippo Figari su tematiche epiche e storiciste.